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domenica 28 aprile 2013

Sedano: Coltivazione e proprietà


Sedano: Coltivazione e proprietà

sedano Apium graveolens spp. dulce, Míll. - Famiglia Umbelliferae da coste 1 specie biennale, annuale in coltura.
CLIMA. predilige andamento stagionale abbastanza umido, temperato-caldo, teme le basse temperature e la siccità prolungata.
TERRENO: di medio impasto o sciolto, fresco, profondo, ricco sostanza organica e di calcio, con pH intorno a 7.
CONCIMAZIONE. letamica da interrare con un'aratura profonda 30-40 cm; Dosi orientative di fertilizzanti: letame molto ben maturo 600-800 q per ettaro; f
AVVICENDAMENTO: in pieno campo occupa generalmente il posto di una coltura intercalare, negli orti segue o precede diverse specie tra le quali più frequentemente peperone, pomodoro, melanzana, ecc. Non deve tornare sullo- stesso appezzamento, senza avere prima sterilizzato il terreno, prima di 3-4 anni.
CONSOCIAZIONE: negli orti viene attuata frequentemente in forma tem- poranea o perinanente con insalate, ravanelli, carciofi, cavoli, cipolle, ecc. In pieno campo va invece sempre più,'diffondendosi la coltura pura.
RIPRODUZIONE: per seme.
SEME: è un frutto (diachenio) munito di canali oleíferi, di colore grigio o grigio-bruno, senza aculei, aromatico, oblungo, piccolo. Gr 100 contengono circa 250.000 semi, 1 1 di seme pesa 450-500 gr. Durata della facoltà germi- nativa 3-4 anni. Tempo di germinazione e fuoriuscita della piantula dal ter- reno 18-25 giorni. Seme necessario per 1 m' di semenzaio 0,2-0,5 gr. Le piante sufficienti per 1 ettaro di coltura si ricavano da 100-150 M2 di semen- zaio. Per la semina diretta in campo (pratica non molto diffusa) sono suffi- cienti 2-3 kg di seme per ettaro.
SEMINA: in semenzaio. riscaldato o freddo a seconda dell'epoca, direttamen- te sul substrato, a spaglio o meglio a file ravvicinate, o in vasetti di torba con 1-3 semi. Per le colture anticipate avviene in gennaio-marzo, per quelle nonnali in aprile-giugno. In quest'ultima epoca si attua anche la semina diret- ta in pieno campo. Il seme va ricoperto con un leggerissimo strato di terreno (0,5 cm o meno) che deve essere mantenuto costantemente umido fino al- l'emergenza delle piante.
TRAPIANTO: a mano o a macchina si effettua in aprile-maggio o in giugno- luglio-agosto, quando le piante hanno sviluppato 4-5 foglie e raggiunto 15-20 cm di altezza, interrandole fino alla zona del colletto. Anche per questa specie è opportuno irrigare abbondantemente il semenzaio prima di procedere al- l'estirpamento delle piantine.
INVESTIMENTO: in pieno campo si mantengono distanze di cm 30-50 tra le file e sulla fila piante a cm 20-30 in modo tale da ottenere una densità di circa 7-10 individui per m.
IRRIGAZIONE: è una pratica di fondamentale importanza non solo subito dopo il trapianto, ma anche durante l'intero ciclo colturale al fine di,mante- nere costantemente umido il terreno, condizione essenziale per ottenere pro- duzioni abbondanti ed apprezzabili anche sotto il profilo qualitativo.
SCERBATURE e SARCHIATURE: sempre necessarie per arieggiare il ter- reno, rompere la eventuale crosta superficiale ed eliminare le malerbe. Si ef- 1 fettua a mano nel caso di colture consociate o di limitata estensione superfi- ciale ed a macchina invece in pieno campo. Per la lotta alle malerbe si ricorre frequentemente a diserbanti chimici tra i quali, nelle diverse epoche di impíe- go, si ricordano: pre-semina o pre-trapianto - chlorpropham, dibutalin, tríflu- ralin (ínterrato), prometryn; post-trapianto - chlorthal dimethyl, monalide, chlorpropham, dibutalin, nitrofen, linuron, desmetryn + prometryn; pre- emergenza - chlorthal dimethyl, monalide, chlorpropham, nítrofen, prometryn.
ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: diradamento nel caso di semina diret- ta in campo o in vasetti effettuata quando le piantine hanno 3-4 foglie e sono alte 8-12 cm, lasciandone una alla distanza voluta nel primo caso ed una per ogni contenitore nel secondo. Contemporaneamente a questa operazione si interviene distribuendo una quota di concime azotato. Quando poi le piante sono prossime alla raccolta (15-25 giorni prima) per certe cultivar si attua l'imbianchimento con modalità diverse (es. rincalzatura delle piante lasciando fuori terra soltanto il ciuffo terminale di foglie, collocamento delle piante in fosse ricoperte con paglia e terra, fasciatura delle piante con fogli di carta catramata o di plastica nera, ecc.).
COLTURA PROTETTA: si attua in serra o tunnel nel, ,periodo fine estate- inizio inverno al fine di poter meglio sfruttare la superficie protetta. Le pian- tine provengono da semenzaio seminato in giugno-luglio ed il trapianto in agosto-settembre con serra aperta oppure del tutto priva del materiale di co- pertura. Si adotta un sesto d'impianto più ridotto rispetto al pieno campo (cm 25-30 tra le file e sulla fila piante a cm 20) in modo da ottenere una densità di 16-20 piante per ni2 ed a volte anche più, al fine di favorire un sia pure parziale processo di autoimbianchimento causato dal reciproco ombreg- giamento delle piante. Quando la temperatura inizia a scendere sotto i 12-1 5 0C si chiude la serra e si collocano le coperture nei.tunnel in modo da consentire un regolare sviluppo vegetativo delle piante che saranno pronte per la raccolta durante l'inverno. A volte in coltura protetta si osservano colture seminate in semenzaio in no- vembre, trapiantate in dicembre-gennaio per raccolta in aprile-maggio.
RACCOLTA: si effettua quando le piante sono completamente sviluppate e le coste hanno raggiunto un sufficiente irnbianchimento. Le piante vengono estirpate asciutte e successivamente si recide la radice principale nel punto di inserzione delle guaine più esterne che vengono asportate perché fìbrose e spesso alterate o deteriorate per cause diverse.
PRODUZIONE: in relazione alle caratteristiche varietali, tecniche colturali, condizioni ambientali, varia da 400 ad 800 q per ettaro di piante.
CONSERVAZIONE- in frigorifero a - O,S-O'C ed U.R. pari al 90-95% la durata approssimativa della conservazione si aggira sui 2-3 mesi.
AVVERSITA: Crittogame: septoriosi (Septoria apii-graveotentis), rnarciumi provocati da agenti diversi (es. Sclerotinia, Pythium, Botrytis), alternaria, pe- ronospora, ecc. Insetti: larve di maggiolino (Melolontha metolontha), grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa), Depressaria spp., mosca minatrice (Philophylla heraclei), afidi. Altre. virosi, batteriosi, nematodi, lumache, Umacce, topi.
Il Sedano e il Sedano Rapa sono ricchi di sodio e calcio. Il succo della pianta fresca, uno o due bicchierini al mattino, è utile negli stati di debolezza renale non accompagnati da infiammazioni. In dosi maggiori (100-200 gr) questo succo è lebbrifugo.

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