Cavolo cappuccio: Coltivazione e proprietà
cavolo Brassica oleracca var. capitata, L. Famiglia Cruciferac cappuccio Specie biennale, annuale in coltui
CLIMA: preferisce clima freddo e umido. Alcuni tipi producono bene anche in condizioni temperate-calde, ma mai siccitose.
TERRENO: si adatta a terreni di diversa natura compresi quelli compatti, purché profondi, freschi, nei quali non si verifichino ristagni d'acqua, con reazione intorno alla neutralità o anche leggermente alcalina (pH 6,5-7,2). Sopporta la presenza di livelli salini nel terreno piuttosto elevati (fino al 161/00 di cloruro di sodio).
CONCIMAZIONE: vedi Cavolfiore. AVVICENDAMENTO: sebbene presente in coltura durante tutto l'anno e quindi inseribile in qualsiasi avvicendamento interannuale, nella grande coltiva- zione di pieno campo viene considerata pianta intercalare.
CONSOCIAZIONE e RIPRODUZIONE: vedi Cavolfiore.
SEME- simile a quello del cavolfiore per forma e colore. Gr 100 contengono 30-35.000 semi, 1 1 di seme pesa gr 650-700. Durata della facoltà germinativa 5-7 anni. Tempo di germogliazione e fuoriuscita della plantula dal terreno 5-7 giorni. Quantità di seme per m2 di semenzaio gr 1,5-2,5 per semina diretta in campo kg 3-4 per ettaro.
SEMINA: l'epoca varia in relazione ai tipi da coltivare; per quelli primaverili av- verà in agosto-inizio settembre, per quelli estivi-autunnali da gennaio a maggio, per quelli invernali in maggio-giugno. Si effettua generalmente in semenzaio, sebbene nelle colture di pieno campo il cui prodotto viene destinato principalmente all'industria per la preparazione di crauti, si assiste anche alla semina diretta. Da ogni m2 di semenzaio si possono ricavare 200-300 piantine idonee al tra- pianto, per cui per un ettaro di coltura si renderanno necessari 100-130 M2 di semenzaio. Il seme deve essere interrato alla profondità di 1-2 cm.
Per produzioni precoci primaverili e nelle piccole colture tipiche di aziende orticole, la semina può essere effettuata in semenzai riscaldati (letti caldi) e quando le piantine hanno emesso 2-3 foglie si trapiantano in aiuole (ripicchettatura) per metterle definitivamente a dimora quando avranno sviluppato ulteriori 2-3 foglie.
TRAPIANTO: si effettua 40-50 giorni dopo la semina con modalità analoghe a quelle riportate per il Cavolfiore.
INVESTIMENTO: subordinato allo sviluppo vegetativo delle diverse cultivar, varia da 20 a 40.000 piante per ettaro disposte a 40-60 cm sulla fila e 60-80 cm tra le file.
IRRIGAZIONE. - SCERBATURE e SARCHIATURE: vedi Cavolfiore.
ALTRE OPERAZIONI COLTURALI. vedi Cavolo di Bruxelles.
RACCOLTA: scalare, manuale o con l'ausilio di apposite macchine, avviene recidendo la pianta alla base quando si è fonnata una 'testa" o "palla' di di- mensioni tipiche della cultivar di appartenenza e sempre prima che le foglie, strettamente embriciate strette le une alle altre, tendano ad aprirsi. Per i cappucci primaverili inizia in maggio e tennina in giugno, per quelli estivi in gíu- gno e si protrae per quasi tutta l'estate, per quelli invernali in novembre e con- tinua per tutto il periodo invernale.
PRODUZIONE: è molto variabile in quanto influenzata non solo dalla cultivar, ma anche dal tipo di terreno e da tutte le altre tecniche colturali. Possono essere ritenute soddisfacenti produzioni di 600-900 q per ettaro di teste. A volte si sono registrate, in condizioni particolarmente favorevoli, punte che hanno superato i 1.000 q per ettaro.
CONSERVAZIONE - AVVERSITA- vedi Cavolfiore.
Brassica oleracca var. hotrytis, LI - Famiglia Cruciferae Specie biennale. annuale in coltura.à
CLIMA: temperato-caldo, sebbene alcuni tipi si adattino a climi piuttosto freddi.
TERRENO. si adatta a terreni di diversa natura, ma preferisce quelli di me- dio impasto, profondi, freschi, dotati di sostanza organica, ben drenati.
CONCIMAZIONE: organica prima dell'aratura, profonda 40-50 cm, f
AVVICENDAMENTO: considerata coltura intercalare, in pieno campo non occupa mai il posto di una coltura principale, succede un cereale vernino e nor- malmente precede una coltura da rinnovo.
CONSOCIAZIONE: non si attua in pieno campo, negli orti può riscontrarsi temporaneamente consociato a insalata, finocchio, patata precoce, ecc.
RIPRODUZIONE: per seme.
SEME. globoso sferoidale, nerastro o bruno rossastro di piccole dimensioni. Gr 100 contengono circa 50-55.000 semi, 1 1 di seme pesa gr 680-720. Durata della facoltà germinativa 5-6 anni. Tempo di germogliazione e fuoriuscita della piantula dal terreno 5-7 giorni. Quantità di seme per m2 di semenzaio gr 0,5-1,5, per semina diretta in campo kg 3-4 per ettaro.
SEMINA: si effettua in semenzaio e raramente, almeno al momento attuale, di- rettamente in pieno campo. Da ogni m2 di semenzaio si possono ricavare 200- 300 piantine e pertanto, in relazione alle diverse cultivar, se ne dovranno pte- parare da 50 a 100 m2 per ottenere piantine sufficienti per 1 ettaro di coltura' La semina inizia in maggio (varietà precoci) e si protrae fino ai primi di luglio (varietà tardive). Per alcune cultivar dalle quali si vuole ottenere produzione primaverile-estiva, la semina va anticipata a gennaio. Il seme deve essere inter- rato alla profondità di cm 1-1,5.
TRAPIANTO: si effettua con piantine che hanno sviluppato 5-6 foglie (30-40 giorni dopo la semina), @ben sviluppate, con gambo robusto, non danneggiate da parassiti animali o vegetali. Le operazioni di trapianto si possono attuare con qualsiasi tempo, durante tutto il giorno, purché si abbia le possibilità di intertipico delle diverse cultivar. Per quelle a vegetazione molto rigogliosa generalmente variano da cm 70-80 sulla fila e cm 100 tra le file, nel caso di vegetazione contenuta, dette distanze, pos- sono essere ridotte a cm 50-60 sulla fila e 60-70 tra le file. Nei due casi si pos- sono avere da 12 a 33.000 piante per ettaro.
IRRIGAZIONE-. sono necessari 2-3 interventi'subito dopo il trapianto per fa- cilítare l'attecchimento e, soprattutto per i tipi precoci in annate siccitose, ulte- riori 2-3 adacquate durante il corso della coltura.
SCERBATURF, e SARCHIATURE. si rendono necessarie al fine di rompere la crosta fonnatasi in seguito alle annaffiature, per arieggiare il terreno ed elimi nare le malerbe.
OPERAZIONI COLTURALI: ad attecchimento avvenuto si rende necessario sostituire la piante morte, rincalzare le piante sistemando nello stesso tempo il terreno in supefficie, concúnare con azoto. ed in alcune zone, sebbene con sempre minore frequenza, alcuni orticoltori provvedono a legare le foglie al di sopra dell'infiorescenza per proteggerla dal sole e favorirne l'itnbianchimento ed evitare danni da parassiti (lumache o larve di insetti).
RACCOLTA. scalare da ottobre a maggio si effettua a mano a mano che le infiorescenze raggiungono le dimensioni tipiche della varietà di appartenenza tagliando il fusto (torsolo) nella parte basale in modo da lasciare un certo nu- mero di foglie (10-12) a protezione dell'inflorescenza stessa. In alcuni Paesi vengono impiegate macchine raccoglitrici, mentre generalmente in Italia l'operazione è attuata quasi totalmente a mano. Dopo la raccolta le piante vengono lavorate e preparate con modalità diverse in base ai mercati interessati al rodotto. p
PRODUZIONE: in dipendenza di numerosi fattori,può oscillare tra 600 e 700 q per ettaro di piante intere con punte superiori a 1.000 q, mentre se si conside- rano soltanto le infiorescenze i valori scendono a 200-400 q per ettaro.
CONSERVAZIONE.' normalmente non si adottano tecniche molto sofisticate in quanto ad una temperatura di 1-2 "C ed unúdità relativa intorno al 70-80% l'inflorescenza si conserva in modo soddisfacente per 2-3 mesi ed a volte anche più.
AVVERSITA: Crittogame: peronospora (Peronospora parasitica) e (Cystopus candidus), mal del gozzo o ernia del cavolo (Plasmodiopora brassícae), marciu- me delle piantine (Olpidium brassicae), disseccamento fogliare (Alternaria bras- sicae), nebbia o mal bianco (Oidium tabaci). Batteri: batteriosi maculata (Pseudomonas maculicola) e (Xanthomonas cam- pestris). Virus: mosaico. Insetti: Pieris brassicae, Eurydema oleracea, Mamesta brassicae, Agrotis se- getum, Melolontha melolontha. Altri: lumache e limacce, topi, talpe, ecc.
Cavolo di Bruxelles:Coltivazione e proprietà
Cavolo Brassica oleracca var. bullata aút gemmifera, L. - Famiglia Cruciferac di Bruxelles Specie biennale, annuale in coltura.
CLIMA - TERRENO - CONCINIAZIONE - AVVICENDAMENTO - CONSOCIAZIONE - RIPRODUZIONE - vedi Cavolfiore.
SEME: di forma simile a quella degli altri cavoli. Gr 100 contengono 35.000- 40.000 semi, 1 1 di seme pesa gr 650-700. Durata della facoltà germinativa 4-6 anni. Tempo di germogliazione e fuoriuscita della'plantula dal teremo 6-7 giorni. Quantità di seme per m' di semenzaio gr 1-2, per semina diretta in campo kg 3-5 per ettaro.
SEMINA- da aprile-maggio fino a giugno-luglio. Per 1 ettaro di coltura si rendono necessari 100-120 m' di semenzaio. Per ulteriori informazioni vedi cavolfiore.
TRAPIANTO: vedi Cavolfiore.
INVESTIMENTO: le distanze tra le piante variano da cm 50-60 sulla fila a cm 60-70 tra le file. Si possono di conseguenza avere da 24.000 a 33.000 piante per ettaro.
IRRIGAZIONE - SCERBATURE e SARCHIATURE: vedi Cavolfiore.
ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: ad attecchimento avvenuto si rende necessario sostituire le piante morte,. rincalzare le piante sistemando nello stesso tempo il terreno in superficie e distribuire il concime azetato.
RACCOLTA: i germogli che si sviluppano all'ascella di ogni foglia dalla base alla sommità dei fusto e che costituiscono la parte utilizzata per alimentazione umana, vengono distaccati in epoche scalari a mano a mano che raggiungono la grandezza di una noce o al massimo di un uovo di gallina, sempre con le foglie strettamente embriciate in modo da formare una massa soda. Tale operazione effettuata normalmente a mano, con le cuitivar che sviluppano tali germogli in modo quasi contemporaneo sulla stessa pianta, può essere at- tuata anche con l'ausilio di macchine apposite.
PRODUZIONE: dipende da molti fattori di natura diversa (es. clima, ter- reno, conciliazione, scelta della cuitivar, ecc.) e può variare da 70 a 150 q per ettaro di germogli.
CONSERVAZIONE-. in frigorifero ad 1-20C ed umidità relativa dell'aria intorno al 70-80% è possibile conservare i germogli anche per più di un mese.
AVVERSITA: vedi Cavolfiore.
Il Cavolo, in tutte le sue varietà (di Bruxelles, Broccolo, Cappuccio, ecc.), è indicato nella stitichezza atonica, poiché contiene cellulosa; è utile anche nella bron- chite. Il Cavolo è ricco di vitamine e minerali.
Cavolobroccolo: Coltivazione e proprietà
Brassica oleracca var. hotrytis broccolo italica, L. - Famiglia Cruciferae Specie biennale, annuale in coltura
Da parte di alcuni autori sembra che il Cavolo broccolo debba essere il pro- genitore del Cavolfiore, tanto che non sempre è possibile differenziare nettamente le piante.
Generalmente nel broccolo la pianta è più fogliosa, con la- mine poco frastagliate e con costolature e nervature molto sviluppate e spor- genti. Si conoscono due forme: Asparagus e Caput.
Nella prima le inflorescenze sono aperte e provviste di gemme laterali che si sviluppano anche alla ascella delle foglie, nella seconda sono invece compatte e, fatta eccezione per il colore, simili a quelle del Cavolfiore.
La parte edule è rapresentata da giovani germogli portanti le infìorescenze che vengono raccolte in uno stadio an- teriore alla fiorìtura. Il prodotto interessa il consumo diretto ed in questi ultimi tempi l'industria dei surgelati.
Le tecniche colturali sono analoghe a quelle del Cavolfiore. Dopo la raccolta è opportuno conservare il prodotto in ambiente refrigerato per prevenire una rapida apertura dei fiori.
Cavolo cinese: Coltivazione
cavolo Brassica pekinensis, (Lour.) Rupr. - Famiglia Cruciferac cinese Specie biennale, annuale in coltura.
Per quanto riguarda la tecnica colturale si rimandatale indicazioni fornite per il Cavolo cappuccio e Cavolfiore.
CULTIVAR Ibrido F. 1 NAGAOKA: (70 giorni): -assomiglia ad una lattuga a cappuccio a forma di barile del diametro di 20 cm ed alto 30 cm, del peso di kg 2,500-3, di colore verde-medio esternamente, bianco candido internamente. Precoce. Resiste al freddo ed alle comuni malattie delle brassicacee'
Ibrido F. 1 TROPICAL PRIDE: è un ibride speciale che possiede notevoli qualità di resistenza ai climi caldi. Extra-precoce, matura in 50-55 giorni. Pianta ad accresci- mento uniforme e vigoroso che produce teste verdi di forma ovale, molto solide e compatte, di alta qualità , ciascuna del peso di kg 1,5-1,9. Particolarmente indicato per colture tropicali o sud-tropicali. In regioni temperato-fredde, poiché ha tendenza, nel caso di trapianti primaverili a montare a seme prematuramente, se ne consiglia la coltivazione in estate-autunno.
Cavolo rapa: Coltivazione e proprietà
cavolo rapa Brassica oleracca var. gangyioides aut caulo-rapa, L. - Famiglia Cruciferae Specie biennale, annuale in coltura.
Caratteristica fondamentale di questo ortaggio è quella di evídenziare un in- grossamento anche molto accentuato del fusto o torso (asse epicotíle) di forma sferica più o meno regolare in corrispondenza della zona del colletto. Questa palla globosa di colore verde o violetto più o meno intenso, sulla quale si in- seríscono foglie non molto sviluppate in lunghezza ed in numero limitato, rap- presenta la parte commestibile.
CLIMA: vedi Cavolfiore, con maggiore resistenza al freddo.
TERRENO: di qualsiasi tipo, purché profondo e fresco nel quale però non ristagni l'acqua.
CONCIMAZIONE: vedi Cavolfiore.
AVVICENDAMENTO: trattandosi di coltura tipicamente ortiva e coltivabile durante l'intero arco dell'anno, segue e precede qualsiasi coltura.
CONSOCIAZIONE: può essere consocíata con tutte quelle specie che, per condizioni di tecniche colturali ed economiche, rendono conveniente la pre- senza conteinporanca di due o più colture sullo stesso appezzamento.
CAVOLO RAPA BIANCO DELICATEZZA RIPRODUZIONE -
SEME: vedi Cavolo cappuccio.
SEMINA.- in qualsiasi epoca sia in semenzaio che direttamente in pieno campo. Per produzioni anticipate o fuori stagione, dove il clima è particolarmente freddo, la coltivazione può essere attuata in letto caldo o in serra fredda o con riscaldamento di soccorso. Per le modalità vedi Cavolo cappuccio.
TRAPIANTO: particolare attenzione deve essere rivolta a non interrare la piantina fìno sopra la zona del colletto al fìne di pennettere un regolare in- grossamento del fusto. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato per il Cavolfiore.
INVESTIMENTO: le piante possono essere distanziate di cm 25-30 sulla fìlá e di cm 30-40 tra le ffle in modo da raggiungere una densità di circa 80-100.000 piante per ettaro.
IRRIGAZIONE: è forse la pratica agronomica più importante poiché in gra- do di determinare la produzione sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo. Infatti gli interventi irrigui devono essere frequenti in modo tale da mantenere costante l'umidità del terreno. Periodi siccitosi seguiti da irrigazioni o pioggia abbondanti provocano fibrosità e spaccature della parte edule che deve essere devoluta all'alimentazione del bestiame con sensibile perdita economica. Per ulteriori dettagli vedi Cavolfiore.
SARCHIATURE e SCERBATURE - ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: vedi Cavolfiore e Cavolo di Bruxelles.
RACCOLTA: la pianta viene sradicata dal terreno a mano o a macchina quando l'ingrossamento del fusto ha raggiunto il livello tipico della varietà di appartenenza. Ciò si verifica 2-3 mesi circa dopo la sentina per le cultivar precoci e 5-6 mesi per quelle tardive. Dopo la raccolta si procede a togliere le foglie e l'apparato radicale.
PRODUZIONE: da 200 a 600 q di rape per ettaro.
CONSERVAZIONE: le "rape' possono essere accatastate in locali freschi, stratificate con terra, torba o sabbia umida, oppure avvolte in sacchetti di pla- stica o in film di paraffina e poste in frigorifero a 2-4 'C. In queste condi- zioni la conservazione può protrarsi per più mesi.
AVVERSITA: vedi C avolfiore.
CULTIVAR BIANCO DELICATEZZA-. torsa o tubero di media dimensione, rotondeggiante, verde- biancastra, solida, resistente alle spaccature, con fogliame eretto. Mezzo-precoce, indicato per colture estive-autunnali.
DI VIENNA VIOLETTO: pianta di taglia media con fogliame viola intenso. Torsa o tubero rotondeggiante, appiattito, viola. Precoce, si adatta alla forzatura in serra o sotto tunnel
Cavolo verza:Coltivazione e proprietà
Brassica oleracca var. bullata aut verza sabauda, L. - Famiglia Cruciferac Specie biennale, annuale in coltura.
Anche in questo ortaggio, come del resto nel Cavolo cappuccio, le foglie in- teme sono embriciate e formano una 'palla" o "testa" più o meno compatta, di forma sub-sferica più o meno schiacciata. Le foglie sono più o meno bol- lose a sviluppo molto esteso, avvolgenti. Nei riguardi della tecnica colturale valgono le indicazioni fornite per il Cavolo cappuccio e Cavolfiore.
CULTIVAR Ibrido F. 1 HAMASA: testa tonda, verde-chiara a foglie esterne molto bollose di color verde scuro. Molto uniforme e produttiva' adatta per colture estive ed autunnali.
Ibrido F. 1 HIVERSA: testa sub-rotonda con fogliame verde-grigio, molto ricciuto con pezzatura molto uniforme. Molto resistente ai freddi invernali.
Ibrido F. 1 SAVOY KING: testa semi-appiattita, uniforme, di vigorosa costituzione che raggiunge il peso di kg 1,800-2. Foglie basali di colore verde-scuro molto bollose, foglie della testa lievemente più chiare e bene arricciate. Atta a notevoli produzioni, si adatta bene a semine primaverili per raccolte estive.
Cultivar.... Il cavolo verza è indicato nella stitichezza atonica, poiché contiene cellulosa; è utile anche nella bronchite. Il cavolo è ricco di vitamine e minerali.
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