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domenica 28 aprile 2013

Serra a tunnel per orto fai da te


 
 March 19, 2007  Add comments
E’ in arrivo il gelo e qui nel pavese già oggi fa freddino. Le coperture per l’orto diventano indispensabili. E’ il caso quindi di coprire soprattutto le nuove colture, a maggior ragione se già germogliate o addirittura in crescita. Io utilizzo diversi metodi,
coperturaorto1.jpg
Serretta tunnel autoprodotta
a seconda del tipo di coltivazione: serra-tunnel, copertura in tessuto non tessuto (TNT) e copertura con telo in plastica.
Parto dal tunnel che è la più complicata da mettere in piedi. Ho cominciato tre anni fa acquistando un tunnel della Tenax, che ho ancora e si vede nella foto n.2. Gli svantaggi sono diversi, a partire dal costo: un tunnelino di 3 metri costa sui 20 euro, a salire poi a seconda delle misure. Il vantaggio è senz’altro che per chi comincia è molto semplice: ci sono dentro picchetti, archetti, giunti e telo di protezione. Altro svantaggio però è che il sistema di ancoraggio del telo è costituito da mollettoni che lo rompono inevitabilmente, quindi va già sostituito dopo il primo anno. Ulteriore svantaggio: dopo 3 anni ho buttato metà degli archetti perchè troppo rovinati , la plastica è diventata ‘croccante’ e si sgretolava alla minima pressione.
I tunnel che faccio ora costano circa un terzo (10-11 euro per sei metri, circa 5 euro quindi rispetto a quello tenax da 20), sono eterni e in caso di sostituzione o logoramento di un pezzo si può acquistare solo quello per cifre veramente modiche.
Per un tunnel come quello della foto sopra (6 metri circa) bastano:
  • 4 tubi flessibili da idraulica (euro 1,50 cad.)
  • 1 telo protettivo mt 8 x 3,5 (euro 4,00 circa – in molti brico e colorifici si comprano al taglio)
  • 4 picchetti leggeri da campeggio (euro 2,00 la confezione da 8)
  • materiale di recupero per fermare il telo: sassi, mattoni, piastrelle (euro zero)
  • spago o corda di recupero, qualsiasi, circa 16 mt
I tubi da idraulica sono flessibili ma molto resistenti, decisamente di più degli archetti delle serre prefabbricate. Si acquistano della misura esatta delle prose (calcolate la larghezza della prosa x 2. Prosa larga 2 mt = tubo lungo 3,5-4 mt). Si piegano a mano, piantando una estremità nella terra e fissando l’altra all’estremità opposta, a formare un archetto.
Una volta piantati i 4 archetti, si fissa nel terreno un picchetto a circa 50 cm dal primo archetto, verso la parte centrale dell’arco. Da lì si fa partire la corda che verrà tesa da un’archetto all’altro tenendoli così ben fermi. Si fissa all’estremità opposta con un secondo picchetto. La corda deve essere molto tesa e gli archetti non devono muoversi dopo aver fissato la prima corda. Si rifà la stessa operazione a una decina di centimetri di distanza, parallelamente alla prima corda tirata.
A questo punto la struttura, che deve essere solida, non piegabile da vento e urti accidentali, è pronta. Si dispiega il telo (operazione che è consigliabile fare in due) e si copre completamente il tunnel. Per fissare il telo agli archetti si possono usare comuni elastici da portapacchi, tirati nel senso degli archetti, oppure ganci da serretta (a me erano avanzati dalle serre precedenti e ho usato quelli). Attenzione: questi ganci non sono indispensabili: fissando bene la serra a terra in chiusura, si possono evitare. Molti di questi ganci rovinano i teli, gli elastici sono senz’altro meglio.
Al termine si fissa il telo alla base della serra con il materiale di recupero (sassi, mattoni, vecchie piastrelle). In questo modo, nelle giornate più calde si potrà arieggiare la serra al volo, senza sterrare la copertura.Basterà spostare i sassi e avvolgere il telo al di sopra del tunnel.
Vantaggi della serra tunnel: economica, si mette e si toglie al volo senza grandi lavori, occupa poco spazio quando viene riposta, in estate può essere utilizzata per ombreggiare le piante che non tollerano il sole diretto e infine si può installare dove ci sono già coltivazioni, includendole nella serra.
coperturaorto1.jpg
Serretta tunnel Tenax
Copertura di vasi: stendere sopra un pezzo di tessuto non tessuto e fermare con elastici o materiale di recupero. In questo modo se i semi sono già germinati, si proteggono i germogli dalle gelate.
Copertura di prose con germogli, senza serretta: Per molte prose appena seminate o con piccoli germogli, è sufficiente stendere un telo di plastica o di tessuto non tessuto, fermato sui quattro lati. La plastica va bene per i seminati non ancora germogliati: mantiene il terreno ben caldo formando anche quel tanto di condensa che serve a umidificarlo. Il TNT invece l’ho trovato ottimo per le piantine già spuntate: non le schiacchia come fa la plastica, si adegua alla loro crescita grazie alla morbidezza, E’ come mettere una copertina alle piantine :D Nelle due foto sopra si vedono alcune prose coperte così
Copertura di pomodori, melanzane, peperoni, fagiolini e fave se già cresciutiqui l’immagine spiega tutto. Si fa con un pezzetto di rete, anche di plastica e un giro TNT o plastica.
coperturaorto1.jpg

Parassiti vegetali sulle piante da orto e giardino


Parassiti vegetali sulle piante da orto e  giardino

ANTRACNOSI(fungo fogliare):Piccole macchie necrotiche su foglie e piccioli fogliari di forma tondeggiante e margini ben delimitati.
  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Poltiglia bordolese:E' una miscela tra solfato di rame e idrato di calcio , il nome deriva dal fatto che fu utilizzata per la prima volta nella città di Bordeaux.In commercio si trovano dei preparati già pronti all'uso.

ALTERNARIA(fungo fogliare):Piccole macchie traslucide circondate da un margine rossastro che ingrandendosi necrotizzano e tendono a confluire. Il fungo è favorito da basse temperature ed elevata umidità.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Ossicloruri di Rame:Simili alla poltiglia bordolese se ne differenziano per un'azione più pronta , anche di questi si trovano in commercio preparati gia pronti all'uso.

FUSARIUM(fungo fogliare):Il fungo provoca l'ingiallimento della foglia che poi imbrunisce ed essicca, estendendosi rapidamente a tutta la pianta che in breve tempo muore.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Poltiglia bordolese:E' una miscela tra solfato di rame e idrato di calcio , il nome deriva dal fatto che fu utilizzata per la prima volta nella città di Bordeaux.In commercio si trovano dei preparati già pronti all'uso.

MYROTHECIUM(fungo fogliare):Sulle foglie si formano delle macchie circolari brune con i corpi fruttiferi del fungo al centro.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Ossicloruri di Rame:Simili alla poltiglia bordolese se ne differenziano per un'azione più pronta , anche di questi si trovano in commercio preparati gia pronti all'uso.

MUFFA GRIGIA(fungo fogliare e del colletto):Il nome scientifico è Botrytis cinerea, può attaccare tutti gli organi della piante determinando macchie fogliari , marciume dei boccioli e dei fiori.Facilmente identificabile in quanto sugli organi colpiti si forma la caratteristica muffa.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Poltiglia bordolese:E' una miscela tra solfato di rame e idrato di calcio , il nome deriva dal fatto che fu utilizzata per la prima volta nella città di Bordeaux.In commercio si trovano dei preparati già pronti all'uso.

MUFFA BIANCA(fungo fogliare):Conosciuto con il nome di Oidio determina la comparsa sulle foglie di una efflorescenza biancastra di aspetto polverulento emanante un tipico odore di fungo.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Zolfo:E' un minerale naturale , facilmente reperibile in commercio anche con preparati e miscele già pronte all'uso.

PYTHIUM(marciume del colletto e delle radici):L'apparato radicale attaccato muore completamente marcendo.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Poltiglia bordolese:E' una miscela tra solfato di rame e idrato di calcio , il nome deriva dal fatto che fu utilizzata per la prima volta nella città di Bordeaux.In commercio si trovano dei preparati già pronti all'uso.

RHIZOCTONIA(marciume del colletto):Questo fungo attacca la pianta vicino alla superficie del suolo in condizioni di elevata umidità.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Ossicloruri di Rame:Simili alla poltiglia bordolese se ne differenziano per un'azione più pronta , anche di questi si trovano in commercio preparati gia pronti all'uso.

SCLEROTIUM(marciume radicale e del colletto):Le foglie ingialliscono e sul substrato compare un micelio caratteristico di color bianco.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Poltiglia bordolese:E' una miscela tra solfato di rame e idrato di calcio , il nome deriva dal fatto che fu utilizzata per la prima volta nella città di Bordeaux.In commercio si trovano dei preparati già pronti all'uso.

ERWINIA(Batterio):Questo non è un fungo ma un batterio che provoca l'ingiallimento delle foglie ed un marciume molle caratteristico dall'odore molto sgradevole . Le piante colpite rapidamente collassano e poi muoiono

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Per questo patogeno l'unica cura possibile è l'eliminazione della pianta attaccata

DASHEEN MOSAIC VIRUS(Virus):Virus che determinano alterazioni nella forma e nella colorazione delle foglie delle piante infestate , questi possono essere trasmessi da insetti parassiti delle piante.Questo patogeni non determinano la morte della pianta ma solo danni estetici.

  • Cura: Oltre ai prodotti chimici reperibili in commercio si possono anche usare dei prodotti naturali facilmente preparabili in casa.E' bene eliminare sempre la parte attaccata essendo la migliore cura la prevenzione.
  • Per questo patogeno l'unica cura possibile è l'eliminazione della pianta attaccata.

Parassiti animali delle piante da orto e giardino


Parassiti animali delle piante da orto e giardino

AFIDI:Conosciuti comunemente anche come "pidocchi", con il loro apparato boccale suggono la linfa dei giovani germogli provocando malformazioni e danni alle nuove foglie.
   Curare con sostanze naturali vegetali:
  • Felce:Si fanno macerare 10g di foglie essiccate in un litro di acqua per due giorni , spruzzare il liquido ottenuto direttamente sugli insetti.
  • Ortica:Macerare 20g di pianta essiccata in un litro di acqua per due giorni e spruzzare il liquido ottenuto direttamente sugli insetti

COCCINIGLIA: Insetti facilmente identificabili per il loro aspetto cotonoso e ceroso, anche essi suggono la linfa delle foglie provocandone l'avvizzimento.
  •  Curare con sostanze naturali vegetali:
  • Legno di Quassio: Si fanno macerare 20g di polvere micronizzata in un litro di acqua per due giorni assieme a 20g di sapone di Marsiglia , spruzzare il liquido ottenuto direttamente sulle piante.

FARFALLINA:Insetti conosciuti anche con il nome di "mosca bianca" , ovidepongono sulla pagina inferiore delle foglie le larve suggono la linfa provocando il deperimento della pianta con sviluppo di melata e fumaggine , gli adulti infestano la pianta provocandone il deperimento.
  •  Curare con sostanze naturali vegetali:
  • Neem:Se ne utilizza l'estratto acquoso ottenuto lasciando riposare per 10 ore 50g di semi in polvere in un litro di acqua , filtrare e spruzzare sulle piante.

OPOGONA SACCHARI:Lepidottero tropicale le cui larve sono presenti all'interno dei tronchetti di yucca, dracaena fragrans e beaucarnea , essi si nutrono del legno scavando gallerie finno allo svuotamento del tronco. E' facilmente identificabile dalla segatura che fuoriesce dai fori presenti sul tronchetto infestato.
  • Curare con sostanze naturali vegetali:
  • Tanaceto:Se ne utilizza l'infuso preparato con 30g di pianta fresca in un litro di acqua , iniettare il liquido ottenuto nei fori presenti sul tronchetto.

RAGNETTO ROSSO:Acari poco visibili ad occhio nudo che provocano lo schiarimento delle foglie attaccate , un segnale facilmente visibile per l'identificazione del patogeno è la presenza di piccole ragnatele tessute da questo acaro.
  • Curare con sostanze naturali vegetali:
  • Aglio:Se ne prepara l'infuso utilizzando 10g di bulbi tritati in un litro di acqua da spruzzare sulle piante infestate.

TRIPIDI:Insetto poco visibile ad occhio nudo e estremamente mobile ,di solito è facilmente visibile il danno da loro provocato che comprende deformazioni delle giovani foglie e dei fiori.
  •  Curare con sostanze naturali vegetali:
  • Rotenone:E' l'estratto delle radici di alcune leguminose tropicali, se ne sciolgono 2g in 10 litri di acqua da spruzzare direttamente sulla pianta infestata.

MINATRICE FOGLIARE:Insetto di facile identificazione per i danni provocati, esso scava all'interno delle foglie causando delle tipiche gallerie lungo la pagina superiore.
  •  Curare con sostanze naturali vegetali:
    • Ryania:Arbusto tropicale originario del Sud-America. Si prepara sciogliendo 5g di fusto macinato in un litro di acqua e spruzzando il liquido filtrato direttamente sulle piante.

Zucchino: Coltivazione e proprietà


Zucchino: Coltivazione e proprietà

cm zucchino Cucurbita pepo, L. - Famiglia Cucurbitaccac Specie annuale. wk nowq
CLIMA: presenta maggiore capacità di adattamento rispetto ad altre cucur- bitacce. Vegeta bene in climi temperati non molto ventosi.
TERRENO: sciolto o di medio impasto, fresco, soffice, irriguo, dotato di so- sthnza organica, ben drenato per evitare ristagni d'acqua.
CONCIMAZIONE: organica (letame ben maturo) interrato con un'aratura profonda 40-50 cm;
AVVICENDAMENTO: in pieno campo deve essere considerata pianta da rinnovo. Si consiglia dì non ripetere la coltura sullo stesso appezzamento prima di 2-3 anni senza provvedere alla sterilizzazione del terreno prima della semina o trapianto.
CONSOCIAZIONE: può essere attuata in coltura di limitata superíìcie, so- prattutto nella prima fase di sviluppo dello zucchino, con specie orticole a ciclo precoce (es. lattuga, ravanelli, spinaci).
RIPRODUZIONE- per seme.
SEME: contenuto in numero più o meno elevato in una cavità centrale e lon- gitudinale interna al frutto che rachiude tre camere piacentari. Il colore è bianco o giallo paglierino più o meno carico, la forma è appiattita-oblunga, nel bordo è presente un margine abbastanza pronunciato. Gr 100 contengono 600-800 semi, 1 1 di seme pesa 400-500 gr. Durata della facoltà germinativa 6 anni. Tempo di germogliazione e fuoriuscita della plantula dal terreno 8-10 giorni. Quantità di seme per ettaro, serninando a postarella con 2-3 semi ognuna, kg 2-3.
SEMINA: da ottobre a marzo in vasetti con 2 semi posti in letto caldo per ricavare piantine da trapiantare in coltura protetta (forzata-serra, anticipata- tunnel o altro); in aprile-maggio in pieno campo in postarelle per coltura estiva ordinaria; in luglio-agosto-settembre sempre in pieno campo ed in po- starella per colture posticipate protette con tunnel nell'autunno-inverno. Il seme va ínterrato alla profondità di cm 2-3-
TRAPIANTO: avviene a mano o anche a macchina dopo circa 20 giorni dalla semina con piante che hanno differenziato 2-3 foglie vere.
INVESTIMENTO: in coltura di pieno campo si mantengono distanze di cm 100-120 tra le file e sulla fila le piante distano cm 100-120 in modo da avere una densità di 0,8-1 pianta per m2.
IRRIGAZIONE. sempre necessaria d o il trapianto durante il periodo esti- OP vo, deve essere effettuata al fìne di mantenere costantemente umido il terreno nei primi 25-35 cm di profondità .
SCERBATURE e SARCHIATURE: si effettuano a mano o a macchina nella prima fase di sviluppo delle piante per arieggiare il terreno e mantenerlo pulito dalle malerbe. Per la lotta alle malerbe possono essere impiegati pro- dotti chimici diserbanti tra i quali per le diverse epoche si possono ricordare: pre-semina o pre-trapianto con interramento - benfiuralin, bensulide, isopropalin, nitralin, trifiuralin; in pre-emergenza - dichlormate, nitrofen; in post- emergenza quando là coltura ha almeno 3-4 foglie - diphenamid, trifiuralin, chlorthal dimethyi.
ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: diradamento sia nel caso di semina in pieno campo che in vasetto, lasciando una sola pianta alla distanza voluta o per vasetto rispettivamente; si esegue quando le piantine hanno 1-2 foglie vere. In questo momento si può intervenire distribuendo una quota di concime azotato.
COLTURA PROTETTA: si effettua per ottenere prodotto fuori stagione (col- ture forzate) o anticipato o posticipato rispetto all'epoca nonnale di raccolta delle colture di pieno campo con l'ausilio di apprestamenti protettivi diversi (serre, fredde o riscaldate, tunnel di varia forma e dimensione, saltuariamente riscaldati, campane, cappucci, ecc.). Le epoche di semina e trapianto sono quelle sopra ricordate e che non differiscono molto da quanto riportato per cetriolo e melone. La coltura può essere attuata a terra o su sostegni di filo di ferro o plastica, paletti singoli per pianta, reti metalliche o di plastica a maglia larga disposte verticalmente sulla ffia. 1 sesti di impianto risultano più contenuti per aumentare il numero di piante per unità di superficie (cm 80 tra le file e sulla fila piante a cm 50-70 per una densità di 1,8-2,5 piante per m'). Buoni risultati si ottengono pacciamando il terreno a strisce o integral- mente. Tale pratica agronomica risulta valida anche per le colture di pieno campo.
RACCOLTA: inizia verso la metà di dicembre nelle colture forzate, in mag- gio in colture anticipate, luglio in pieno campo ed ottobre nelle colture posti- cipate. La raccolta è scalare, perdura per circa 2 mesi ed i frutti si distaccano quando hanno raggiunto dimensioni accette dal mercato che normalmente cor- rispondono ad 1/3-114 dello sviluppo completo. In alcune zone di coltivazione invece lo zucchino viene raccolto molto preco- cemente quando ha ancora inserito il fiore fresco ed aperto, dato che il mer- cato (es. Padova) richiede questo tipo di prodotto.
PRODUZIONE: varia da 200-500 q per ettaro nelle colture ordinarie di pieno campo a 600-700 con punte che superano i 1.000 q per ettaro in col- tura protetta.
CONSERVAZIONE: in frigorifero a 7-10'C ed umidità relativa 85-95% i frutti si conservano per 10-20 giorni.
AVVERSITA: oltre ai parassiti comuni a tutte le cucurbitacee, si possono ri- cordare, perché particolarmente dannosi: Crittogame. oidio (Erysiphe cichoracearum), peronospora (Pseudoperonospo- ra cubensis), ticchiolatura dei frutti (Cladosporium cucumerinum), antracnosi (Colletotrichum lagenaríum). Insetti: afide verde del pesco (Mysus persicae), afide del melone e dei cotone (Aphis frangulae), nottua (Chloridea o Heliothis armigera).
Lo Zucchino ha un valore nutritivo inferiore alla Zucca ma più digeribile;può venire quindi consumato anche dai sofferenti di malattie dell'apparato digerente.
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Zucca: Coltivazione e proprietà


Zucca: Coltivazione e proprietà

Cucurbita maxima e Cucurbita zucca moscata. Duch. - Famiglia Cucurbitaccae Specie annuale.
CLIMA: temperato-caldo.
TERRENO: di medio impasto. fresco, soffice, ricco di sostanza organica, ir- riguo, con reazione acida (pI-1 5,5-6,8), ben sistemato per poter smaltire rapi- damente le acque in eccesso.
CONCIMAZIONE: valgono le stesse dosi di fertilizzanti e modalità di distribuzione riportate per lo zucchino.
AVVICENDAMENTO: è considerata coltura da rinnovo che è opportuno non fare tornare sullo stesso appezzamento prima di 2-3 anni; non deve succedere a solanacee, altre cucurbitacee e fagiolo o altre leguminose.
CONSOCIAZIONE: è possibile con fagiolo, pomodoro, mais nelle colture nelle quali non si impiegano diserbanti chimici o macchine operatrici.
RIPRODUZIONE. per seme.
SEME: appiattito più o meno sviluppato, ovoidale, liscio, opaco, con bordo rilevato lungo tutto il margine, di colore bianco, giallo o grigiastro. Gr 100 contengono 300-700 senti, 1 1 di seme pesa 300-400 gr. Durata della facoltà germinativa 3-5 anni. Tempo di gemúnazione e fuoriuscita della plantula dal terreno 7-10 giorni. Quantità di seme per ettaro di coltura kg 3-7.
SEMINA: in aprile-maggio in postarelle nelle quali può essere localizzata parte della conciliazione organica e fosfo-potassica, collocando 4-6 semi ognu- na. Il seme va interrato alla profondità di cm 2-3.
INVESTIMENTO: mantenendo una distanza tra le postarelle di cm 150-200 X cm 150-200 e lasciando una sola pianta, si ha una densità di 0,25-0,45 piante per ni'.
IRRIGAZIONE: è utile durante il periodo estivo, soprattutto con decorso stagionale asciutto.
SCERBATURE e SARCHIATURE: si rendono necessarie durante la prima fase dello sviluppo vegetativo della coltura e si effettuano a mano o a mac- china fino a quando possibile. Per il diserbo chimico si consiglia l'impiego degli stessi principi attivi riportati per lo zucchino.
ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: diradamento nelle postarelle quando le piante hanno 2-3 foglie ben sviluppate, lasciandone 1 o 2 alle distanze vo- lute. Rincalzature ai nodi dei tralci per facilitare l'enússione di radici avven- tizie, cimatura del tralcio principale sopra la 2'-4' foglia per favorire lo svi- luppo di 2-4 germo li ascellari che possono a loro volta essere cimati. Se 9 si desiderano frutti di grossa pezzatura, si diradano lasciandone soltanto 2-3 per pianta. A volte i tralci che portano frutti vengono recisi lasciando 2 foglie dopo il frutto stesso.
RACCOLTA: si effettua a mano da settembre a novembre quando l'appara- to, fogliare della pianta è completamente essiccato ed i frutti sono a matura- zione completa.
PRODUZIONE: varia da 400 fino a 1.000 q per ettaro in relazione alle tec- niche colturali, cultivar adottata, andamento stagionale.
CONSERVAZIONE: in ambienti freschi ed asciutti a 10-13'C ed U.R. dei 70-75% la durata si protrae per 2-6 mesi.
AVVERSITA: sono quelle comuni a tutte le cucurbitacee e pertanto si pos- sono ricordare marciumi vari, alternaria, antracnosi, oidio, batteriosi, perono- spora, seccumi, oltre ad elateridi, nottue, afìdi, ragnetto rosso, topi, ecc.
CULTIVAR MARINA DI CI-IIOGGIA: seme bianco. Frutto molto grosso, rotondo, depresso, quasi schiacciato. Ha buccia bernoccoluta, soleata irregolarmente, di colore verde- grigio che assume diverse intonazioni a seconda delle selezioni. Polpa giallo-salmone, spessa, dolce, farinosa, assolutamente priva di fibrosità . Molto serbevole.
LAGENARIA o DA VINO.- frutto grosso con strozzatura al collo, a buccia molto robusta. Essiccando si vuota l'interno e può servire come una borraccia.
La Zucca ha un alto potere calorico. Sono presenti vitamina A e sali minerali.

Valeriana: Coltivazione e proprietà


Valeriana: Coltivazione e proprietà

valeriana Valerianella olitoria, M. o valerianella - Farniglia Valerianaccac o dolcetta Specie annume.
CLIMA: ternperato-fresco, non terne il freddo, ma il caldo arido.
TERRENO: non sono richiesti substrati particolari, preferibili tuttavia quelli argilloso-tenaci non molto umidi o siccitosi.
CONCIMAZIONE: se il terreno viene arato si può interrare letame maturo,
Dosi orientative di fertilizzanti: letame ben maturo 200-400 q per ettaro;
AVVICENDAMENTO: coltura intercalare.
CONSOCIAZIONE: può attuarsi con ravanelli, porri, cavoli o con altre specie erbacee (es. traseminata al frumento) o arboree (tra filari di vite o altre pianto da frutto).
RIPRODUZIONE: per seme.
SEME: rivestito da involucro, di forma ovale, leggermente depresso, grigia- stro. Gr 100 contengono 60.000-100.000 semi, 1 1 di seme pesa 250-300 gr. Durata della facoltà germinativa 5 anni. Tempo di germinazione e fuoriusci- ta della plantula dal terreno 8-10 giorni. Quantità di seme per ettaro kg 10-15 sia nel caso di semina a spaglio che a file molto ravvicinate.
SEMINA: diretta in pieno campo con seme di almeno un anno da luglio ad ottobre, a mano o a macchina, a spaglio o a file. li seme va interrato legger- mente alla profondità di cm 0,5 oppure soltanto compresso al terreno con rullatura dopo la semina.
INVESTIMENTO: a file distanti 10-15 cm e sulla fìla le piante a contatto l'una con l'altra oppure a spaglio con piante che ricoprono l'intera superficie. In entrambi i casi si ottengono 600-800 piante per mq.
IRRIGAZIONE- sempre necessaria per le colture impiantate in estate subito dopo la semina e nei successivi mesi, se la piovosità è scarsa.
SCERBATURE e SARCHIATUPE: sono operazioni difficili se si è seminato a fìle ed impossibili se si è seminato a spaglio. In ogni caso l'elevato numero di piante per unità di superficie rende difficoltoso lo sviluppo delle malerbe.
ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: nel caso di semine tro o fìtte, quan- pp do si osserva l'insorgere di malattie crittogamiche nella zona del colletto, è opportuno effettuare un leggero diradaniento delle piante per consentire una migliore circolazione d'aria in prossimità della superficie del suolo.
RACCOLTA: in base alle epoche di semina, inizia in settembre e procede fino a marzo. Nelle regioni settentrionali è opportuno proteggere la coltura con piccoli tunnel o chassis o fogli di cartone o paglia, ecc. al fine di impe- dire che le gelate danneggino l'apparato fogliare. Alla raccolta le piante ven- gono estirpate a mano o con apposite macchinette oppure meno frequente- mente si tagliano soltanto le foglie.
PRODUZIONE: molto variabile in base alle modalità e tecniche colturali adottate, oscilla tra 50 e 150 q per ettaro di piante.
CONSERVAZIONE- non si hanno risultati provenienti da esperienze con- dotte su questa specie; è probabile che possa essere raffrontata alle endivie e lattughe per cui a 0 'C ed U.R. del 90-95 % il periodo di conservazione dovrebbe protrarsi per 2-4 settimane.
AVVERSITA: sono stati segnalati danni provocati dagli stessi parassiti dei semenzai (es. Selerotiniá, Rhizoctonia, Pythium, ecc.) oltre a lumache e limacce nelle colture autunnali, topi durante l'inverno.
La Valeriana è ricca di sali minerali e vitamine.

Spinacio: Coltivazione e proprietà


Spinacio: Coltivazione e proprietà

spinac,io SPinacia oleracca, L Famiglia Chenopodiaceae Specie annuale.
CLIMA: temperato-fresco, male si adatta al caldo, alla siccità prolungata ed alla eccessiva umidità , resiste ad alcuni centigradi sotto zero.
TERRENO: di medio impasto, soffice, ricco di sostanza organica, fresco e ben sistemato per consentire un rapido smaltimento delle acque in eccesso.
CONCIMAZIONE: organica, meglio se effettuata alla coltura precedente;
Dosi orientative di fertilizzanti: letame, soltanto se molto ben maturo, 200-300 q per ettaro;
AVVICENDAMENTO: in pieno campo viene normalmente considerato col- tura intercalare in quanto segue un cereale vernino (es. frumento) e precede una coltura da rinnovo (es. bietola o mais). A volte assume il ruolo di coltura principale in quanto viene coltivato al posto di patata o bietola o pomodoro. Negli orti viene praticamente seminato in qualsiasi periodo dell'anno. t op- portuno non ripetere la coltivazione sullo stesso appezzamento prima di 2-3 anni.
CONSOCIAZIONE: può avvenire con carciofi, cavoli, piselli, fagioli, ecc.
RIPRODUZIONE. per seme.
SEME: è un frutto grigiastro, sub-rotondo, liscio, più o meno regolare, oppure anche spinoso in base alla varietà . Gr 100 contengono 9.000-10.000 semi, 1 1 di seme pesa 400-500 gr. Durata della facoltà germinativw 4-5 anni. Tempo di gertninazione e fuoriuscita della plantula dal terreno 8-15 giorni. Quantità di seme per ettaro in semina diretta in pieno campo kg 16-30, se- condo la dimensione dello stesso e delle modalità di raccolta.
SEMINA: da febbraio ad aprile per produzioni prímaverili-estive e da agosto a settembre per produzioni autunno-vernine. Quando si semina in aprile è opportuno scegliere varietà lente a montare a seme. La semina può essere effettuata a mano o a macchina, a spaglio o a ffle. La semina meccanica a fìle è quella attualmente adottata nella coltura di vasta estensione superficiale. Il seme va interrato alla profondità di 1-3 cm.
INVESTIMENTO: distanze tra le file cm 20-30 e sulla fìía le piante distano 2-10 cm per una densità pari a 35-250 piante per m2.
IRRIGAZIONE: si esegue per facilitare la germinazione dei seme e l'emer- genza delle piantule, oltre che durante il corso del cielo culturale, secondo necessità .
SCERBATURE e SARCHIATURE- devono sempre essere effettuate a mano oppure, se possibile, a macchina al fine di arieggiare il terreno, rompere la eventuale crosta superficiale e mantenere la coltura esente da malerbe. Per quest'ultimo scopo si possono impiegare diserbanti chimici da soli o in miscela, in epoche diverse. Quelli più frequentemente distribuiti sono: pre-semina - lenacil; pre-emergenza - chlorpropham, lenacil, sulfallate, noruron, cyclu- ron + chlorbupham; post-emergenza - chlorbupham, cycluron + chiorbu- pham.
ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: rullatura del terreno dopo la semina, soprattutto se il substrato è molto soffìce.
RACCOLTA: si esegue da settembre a marzo-aprile a tnano o a macchina seguendo due diverse modalità : a) a mano distaccando le foglie più sviluppate a mano a mano che si formano lasciando integra la parte centrale del cespo oppure estirpando la pianta intera alla quale si recide la radice principale a 1-2 cm dalla inserzione delle foglie; b) a macchina falciando l'apparato fo- gliare quando ha raggiunto un buon sviluppo vegetativo. In entrambi i casi si possono effettuare più tagli sfruttando la capacità al ricaccio della specie; sembra però che nelle colture industriali sia più conveniente effettuare una sola raccolta. Nelle regioni fredde del nord Italia è opportuno proteggere le piante con apprestarnenti molto semplici e poco costosi, (es. piccoli tunnel) dalle gelate che, se di una certa intensità , possono danneggiare le foglie.
PRODUZIONE: varia da 200 a 300 q per ettaro di foglie o piante intere.
CONSERVAZIONE: è opportuno prerefrigerare il prodotto subito dopo la raccolta se effettuato in giornate calde, successivamente in frigorifero a 0 'C ed U.R. pari a 90-95% la conservazione si protrae per 10-15 giomi; con fl congelamento a - IS'C ed U.R. dell'85-90% invece si raggiungono i 12 mesi.
AVVERSITA: Crittogame: Pythium debaryanum, P. ultimum, Pellicularia filamentosa, peronospora (Peronospora spinaciac, P. effusa), (Fusarium oxispo- rum), Botrytis cinerea. Insetti: afidi (Myzùs persicae), nottue, grillotalpa. Altri: lumache e limacce.
Lo Spinacio è una verdura ricca di vitamine e fero, è indicato nelle anemie. La Tetragonia o Spinacio della Nuova Zelanda è ricco di sali minerali e vitamine.